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Categoria: Diario

Movimento e Musica: Il Duo Perfetto per lo Sviluppo Motorio dei Bambini parte 2

Parliamo ancora di movimento e musica perché, quando il tuo bambino si muove seguendo la musica, non sta solo giocando: sta imparando a conoscere il mondo e il proprio corpo. La consapevolezza spaziale – la capacità di comprendere dove si trova in relazione agli oggetti e alle persone intorno a lui – è una competenza fondamentale che si sviluppa attraverso esperienze di movimento guidate.
A Musicantis, musica e movimento si uniscono per creare un ambiente sicuro e coinvolgente, dove il tuo bambino può esplorare lo spazio, imparare e divertirsi. Altri aspetti che riguardano il legame tra movimento e musica puoi trovarli in questa pagina.

Consapevolezza Spaziale: Muoversi per Scoprire

Quando i bambini si muovono seguendo una melodia, cominciano a riconoscere i confini del loro corpo e a capire come interagire con l’ambiente. Un semplice gioco, come muoversi nello spazio seguendo l’andamento della musica, li aiuta a migliorare la percezione spaziale. Allo stesso tempo, attività come ballare in cerchio o muoversi in sincronia con altri bambini insegnano loro a coordinarsi con gli altri, creando terreno per le interazioni sociali.

Farlo insieme a te è poi lo stimolo perfetto: il modo in cui ti muovi e interagisci durante queste attività diventa un modello per tuo figlio. Osservandoti e imitandoti, sviluppa una maggiore sicurezza nel muoversi nello spazio e una più profonda consapevolezza di come interagire in musica.

Il Legame tra Movimento e Ascolto

Ogni movimento che segue una musica, anche se non intenzionale, nasce da un processo di ascolto.
Ascoltare la musica non è solo un’esperienza passiva: richiede concentrazione e capacità di interpretare ciò che si sente, che spesso passano attraverso il movimento.

Questa connessione tra ascolto e movimento si rivela particolarmente utile per lo sviluppo di abilità cognitive come la memoria e la capacità di concentrazione. Ad esempio, un’attività che richiede di ballare ma fermarsi quando la musica si interrompe insegna al bambino a prestare attenzione al proprio movimento e a rispondere prontamente agli stimoli esterni.
Queste attività non solo migliorano il controllo del corpo, ma gettano anche le basi per competenze cognitive che saranno preziose nella vita scolastica e quotidiana.

Benefici a Lungo Termine: Corpo e Mente in Armonia

Attraverso attività che combinano movimento e musica, tuo figlio non solo migliora l’equilibrio e la coordinazione, ma impara anche a gestire emozioni e relazioni. Ad esempio, ballare insieme ad altri bambini favorisce la cooperazione e l’empatia, mentre esprimersi liberamente al ritmo della musica lo aiuta a scaricare energia e a trovare nuovi modi per comunicare ciò che sente.

Le ricerche dimostrano che queste esperienze contribuiscono anche al benessere emotivo.
Muoversi liberamente al ritmo della musica stimola la produzione di endorfine, riduce lo stress e favorisce uno stato di calma e concentrazione, che poi può essere la base per altri tipi di attività mirate più alla concentrazione. Come genitore, partecipando a Musicantis, offri al tuo bambino la possibilità di coltivare tutte queste capacità, semplicemente lasciando che viva il movimento come atto naturale di apprendimento.

Un’Esperienza a tutto tondo da Condividere

A Musicantis, ogni attività musicale è pensata per coinvolgere il corpo, la mente e le emozioni dei bambini. Portando tuo figlio a Musicantis, gli offri la possibilità di sviluppare una consapevolezza spaziale più profonda, affinare le capacità di ascolto attraverso il suo corpo e imparare a muoversi con fiducia e creatività. E insieme, condividete momenti che rimarranno nel tempo, costruendo ricordi preziosi e rafforzando il vostro legame.

Musica e movimento non sono solo strumenti per lo sviluppo motorio: sono un modo per crescere insieme ai nostri bambini, per imparare insegnargli a conoscere meglio se stessi e il mondo che li circonda, gettando le basi per una vita attiva e sana.

Perché a Musicantis la musica accende la meraviglia dentro ogni bambino ❤️

Non resta che iscriversi o venire a provare, per farlo ti basta contattarci qui:
Telefono o WhatsApp: +41 78 442 41 22
Email: segreteria@hoplalay.com

Puoi anche controllare a questo link quali sono le sedi e gli orari in cui si svolge Musicantis e scegliere quello che preferisci.

Io ti aspetto per aiutarti a dare tutto questo al tuo bambino, attraverso il potere della musica. 🎶👶✨

Con tanta musica,
Silvia 🎶❤️


Movimento e Musica: Il Duo Perfetto per lo Sviluppo Motorio dei Bambini parte 1

Nei primi anni di vita, lo sviluppo motorio rappresenta una delle tappe fondamentali per la crescita armoniosa dei bambini.
Infatti il movimento è uno dei modi principali con cui i bambini imparano a conoscere il mondo, e la musica può essere un alleato prezioso in questo percorso. Grazie alla sua capacità di stimolare corpo e mente, la musica aiuta a migliorare coordinazione, equilibrio e consapevolezza spaziale. Nei laboratori Musicantis, queste esperienze diventano opportunità di apprendimento e crescita condivisa.

Ma scopriamo meglio insieme come movimento e musica lavorano insieme per migliorare le abilità fisiche dei più piccoli, gettando le basi per una crescita armoniosa e completa.

Musica e Movimento: Un Legame Naturale

Fin dai primi mesi, tuo figlio è attratto dai suoni e dai ritmi. Se ascolti una canzone e inizi a battere le mani o muoverti, lui tende a fare lo stesso, osservandoti e imitandoti. Questi primi movimenti spontanei sono il punto di partenza di un percorso che lo aiuta a sviluppare consapevolezza e controllo del proprio corpo.

Nei laboratori Musicantis, i bambini sono incoraggiati a muoversi liberamente seguendo la musica, e lo fanno molto di più se sentono il tuo supporto. Ballare, saltare o dondolarsi insieme non sono solo attività divertenti, ma anche modi per aiutarli a migliorare la coordinazione e a sentirsi sicuri mentre esplorano il mondo che li circonda.

Coordinazione e Ritmo: Un’Opportunità di Apprendimento

Uno dei principali benefici del movimento associato alla musica è lo sviluppo della coordinazione motoria. Nei primi anni di vita, i bambini imparano a muovere il corpo in modo intenzionale e coordinato. Questo processo richiede tempo e pratica, ma la musica può facilitare l’acquisizione di queste abilità in modo naturale e divertente.

Quando tuo figlio batte le mani a ritmo di musica o muove i piedi seguendo una melodia, sta lavorando sulla sua coordinazione motoria. Ad esempio, suonare un tamburello richiede che impari a sincronizzare il movimento delle mani con il suono.

La musica, con il suo ritmo costante, offre una base naturale per imparare a controllare i movimenti. Molti studi dimostrano che i bambini che partecipano regolarmente ad attività musicali sviluppano una migliore capacità di eseguire movimenti coordinati rispetto ai loro coetanei. Questo perché il ritmo musicale agisce come un “metronomo naturale” che aiuta i bambini a sincronizzare i movimenti in modo più efficiente, favorendo anche la capacità di mantenere un ritmo costante, un’abilità che si traduce in una maggiore consapevolezza e controllo del proprio corpo.

Movimento e Equilibrio: Sviluppare una Base Solida

Oltre alla coordinazione motoria, l’equilibrio è un altro aspetto cruciale dello sviluppo motorio nei bambini. Attraverso attività come camminare al ritmo di una canzone, bilanciarsi su un piede o girare su se stesso, impara a mantenere il controllo del proprio corpo. La musica può avere un ruolo significativo nello sviluppo di queste competenze, soprattutto quando viene integrata in attività che incoraggiano il movimento libero e la sperimentazione.

A Musicantis, i bambini sono spesso invitati a seguire il ritmo della musica attraverso movimenti che coinvolgono tutto il corpo: possono dondolarsi, girare su se stessi, camminare a ritmo o bilanciarsi su un piede mentre battono le mani. Questi semplici esercizi aiutano a sviluppare l’equilibrio e la consapevolezza del proprio corpo nello spazio. Quando un bambino si muove al ritmo di una canzone, deve regolare continuamente la posizione del corpo per mantenere l’equilibrio, rafforzando i muscoli e migliorando la stabilità.

Da noi, semplici esercizi come dondolarsi o seguire il ritmo della musica lo aiutano a sviluppare una maggiore stabilità e una migliore capacità di reagire ai cambiamenti di posizione e movimento. Nel tempo, questo migliora non solo l’equilibrio, ma anche la capacità di gestire il corpo in situazioni dinamiche, favorendo la prevenzione di cadute e incidenti tipici dell’età infantile.

Ma c’è anche di più…

Attraverso il movimento i bambini non solo migliorano la coordinazione e l’equilibrio, ma apprendono anche importanti competenze cognitive e sociali. Portandolo a Musicantis, gli dai la possibilità di vivere un’esperienza di apprendimento olistica, che favorisce la loro crescita fisica, emotiva e intellettuale attraverso il movimento.

Perché a Musicantis si accende la meraviglia dentro ogni bambino, ma anche in chi lo accompagna ❤️

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Con tanta musica,
Silvia 🎶❤️


Il ruolo del genitore a Musicantis: creare legami attraverso il suono

Immagina di trovarti in un ambiente dove ogni nota, ogni ritmo, diventa un momento speciale tra te e il tuo bambino. Nei laboratori Musicantis, la tua partecipazione non è un semplice accompagnamento:
sei tu il cuore di questa esperienza.
Ogni gesto, sorriso e sguardo che condividi mentre partecipi attivamente crea un legame unico e profondo, capace di andare oltre le parole.

La musica, infatti, è molto più di un semplice sottofondo. Qui, mentre canti, balli o suoni con il tuo bambino, gli stai offrendo la tua presenza in modo pieno, e insieme state costruendo ricordi che dureranno nel tempo. In ogni esperienza musicale, partecipando attivamente, stai comunicando senza parole, donando sicurezza e stimoli per crescere, imparare e amarsi reciprocamente.

Scopri come la tua presenza in questi laboratori può creare connessioni speciali, perché tu sei al centro di questa magica sinfonia.

Il Ruolo della Tua Presenza Fisica ed Emotiva

Quando sei accanto al tuo bambino in un laboratorio Musicantis, il tuo semplice esserci diventa un atto di amore profondo. Lui si sente sicuro, esplora il mondo musicale senza paura e sa di poter contare su di te, sul tuo sorriso e sul calore delle tue braccia. Canta insieme a lui, balla e suona; ogni tua mossa gli dimostra che tu sei lì per lui, e questo lo aiuta a sviluppare una fiducia che va oltre il suono delle note. I momenti in cui vi stringete, seguite il ritmo insieme, o semplicemente vi guardate negli occhi mentre ascoltate una melodia, sono tutti piccoli mattoni che costruiscono una connessione speciale, insegnandogli che sei presente in ogni attimo, condividendo gioie e scoperte.

La Musica Come Vostro Personale Linguaggio Senza Parole

Tu e il tuo bambino avete un modo unico di comunicare, e la musica diventa il vostro linguaggio speciale.
Nei primi anni di vita, quando le parole non sono ancora il mezzo principale di comunicazione, i suoni, i gesti e i movimenti sono tutto ciò di cui avete bisogno. In questi laboratori, inizi a scoprire che ogni sorriso, ogni battito di mani, ogni suono che lui produce sono modi per dirti come si sente. E mentre impari a leggere il suo linguaggio unico, la musica vi aiuta a sincronizzarvi emotivamente. Le melodie più tranquille possono calmare i suoi momenti di agitazione, mentre i ritmi allegri vi trascinano in giochi e danze spensierate. Grazie a questi momenti, costruisci una sintonia che gli permetterà di sentirsi accolto e compreso.

La Magia della Sincronia: Quando Vi Muovete Insieme

Pensa a come è speciale muoversi insieme, seguire lo stesso ritmo, come una piccola squadra. Nei laboratori Musicantis, sono tante le attività in cui tu e il tuo bambino potete sincronizzarvi, mentre ad esempio vi dondolate al ritmo della musica o ballate insieme. In questi momenti, state creando una connessione profonda: studi scientifici dimostrano che muoversi insieme aiuta a sentirsi uniti, a creare un legame speciale. Quando segui il suo ritmo e lui il tuo, come in una danza perfetta, stai insegnando al tuo bambino il valore di essere in sintonia con le persone che ama. E a lui, questa esperienza rimarrà come un ricordo incancellabile di quando, anche senza dirlo, vi sentivate “una squadra”.

Essere per Lui un Modello di Apprendimento e di Gioia

Partecipare al laboratorio Musicantis significa anche essere un esempio per il tuo bambino. Osservandoti, scopre che fare musica è un’esperienza felice, un momento di gioia condivisa. Ogni volta che ti lasci coinvolgere dalla musica, che canti e balli senza paura di divertirti, lui impara che non c’è nulla di più bello del lasciarsi trasportare dalla gioia del momento. Questo non solo lo aiuta a vivere appieno il laboratorio, ma gli insegna anche a connettersi agli altri. Guardandoti interagire con altri bambini e adulti, capisce come ci si relaziona, come si rispetta il turno e si condivide il proprio entusiasmo. È un apprendimento che va oltre la musica: tu stai mostrandogli come costruire legami sociali e comunicare con gli altri.

Costruire Insieme Ricordi Preziosi

Ogni laboratorio Musicantis è un’occasione per creare ricordi che porterete con voi per sempre. Pensaci: ogni canzone, ogni giro di danza, ogni risata condivisa diventa un piccolo tesoro che rimarrà nel cuore sia tuo che del tuo bambino. In questi momenti, lontani dalle distrazioni quotidiane, puoi goderti appieno la sua presenza, e lui la tua. È un tempo speciale in cui ti puoi dedicare completamente a lui, facendogli sentire che, tra tutti i tuoi impegni, lui è la tua priorità. E per lui, questi momenti condivisi saranno come un’ancora di amore a cui aggrapparsi anche in futuro.

Un Legame Che Resterà: Benefici a Lungo Termine

Essere al suo fianco nei laboratori Musicantis significa offrirgli molto più che un semplice passatempo. L’esperienza condivisa rafforza la sua autostima e gli trasmette un senso di sicurezza che si porterà con sé per tutta la vita. Senti la fiducia crescere in lui, lo vedi più sicuro, pronto a esplorare il mondo sapendo di poter contare su di te. E questa sicurezza non sarà solo sua, ma anche tua: impari a conoscere meglio le sue emozioni, a riconoscere i suoi bisogni, e a rispondere in modo sempre più consapevole.

Partecipare ai laboratori di musica con il tuo bambino significa essere protagonista della sua crescita e del vostro legame.
La musica diventa il ponte che unisce i vostri cuori, permettendovi di creare insieme un linguaggio d’amore che durerà nel tempo.
Siete voi due, in quel momento, a costruire un mondo di suoni e di emozioni.

Perché in fondo, a Musicantis si accende la meraviglia dentro ogni bambino, ma anche in chi lo accompagna ❤️

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Io ti aspetto per aiutarti a costruire tutto questo attraverso il potere della musica. 🎶👶✨

Con tanta musica,
Silvia 🎶❤️


Musicantis: dove la musica è un percorso di crescita completo per i bambini 0-4 anni

Quando si tratta di crescita e sviluppo, ogni genitore desidera offrire al proprio bambino il meglio.
E nei primi anni di vita, ogni esperienza ha il potenziale di influenzare la sua crescita, dalla coordinazione motoria alle capacità sociali ed emotive.
Per accompagnare i bambini in questo percorso, non c’è niente di meglio di un percorso musicale, soprattutto se è progettato apposta per offrire loro un ambiente stimolante e creativo, dove la musica diventa il veicolo attraverso cui imparare, crescere e sviluppare competenze fondamentali. Proprio come fa Musicantis.

Vediamo insieme perché partecipare a questi laboratori può fare una differenza concreta nello sviluppo generale dei più piccoli.

1. Sviluppo cognitivo attraverso la musica

La musica è espressione artistica, siamo d’accordo, ma è molto di più: è un vero e proprio linguaggio che stimola diverse aree del cervello.
Nei primi anni di vita, il cervello dei bambini è estremamente plastico e ricettivo agli stimoli esterni.
E i laboratori Musicantis sfruttano questa finestra di opportunità, offrendo esperienze musicali che coinvolgono non solo l’ascolto, ma anche l’azione, la creazione e l’interazione.
Attraverso canzoni, strumenti adatti all’età e attività ritmiche, i bambini imparano a riconoscere suoni, schemi e ritmi, favorendo così lo sviluppo delle loro abilità cognitive.
La musica stimola il pensiero logico, la capacità di risolvere problemi e la memoria a lungo termine.
Quando un bambino può sperimentare il ritmo di una canzone o imparare una melodia, sta inconsciamente allenando il cervello a riconoscere schemi e strutture, competenze che si trasferiranno anche in altre aree, come la matematica e il linguaggio.

2. Sviluppo motorio: il movimento che accompagna ogni nota

Un altro aspetto fondamentale dei laboratori Musicantis è lo sviluppo motorio.
Io lo ripeto sempre: i bambini si muovono.
E nei bambini piccoli, il movimento è parte integrante dell’apprendimento.
Le attività musicali proposte nei laboratori incoraggiano i bambini a muoversi liberamente nello spazio, a ballare, a suonare piccoli strumenti, a battere le mani e a seguire il ritmo.
Questi movimenti non solo aiutano i bambini a migliorare la loro coordinazione motoria, ma promuovono anche lo sviluppo della forza, dell’equilibrio e della consapevolezza spaziale.
La musica diventa così un “allenatore” naturale, che invita il bambino a esplorare le sue capacità fisiche mentre si diverte.
Movimenti come saltare, girare e dondolarsi a ritmo di musica migliorano la coordinazione, mentre l’uso di strumenti musicali semplici come tamburelli o maracas stimola la coordinazione occhio-mano e la motricità fine.

3. Sviluppo emotivo: la musica come canale per le emozioni

La musica è un potente strumento per esprimere e comprendere le emozioni, anche per i più piccoli.
Nei laboratori Musicantis, i bambini hanno la possibilità di esplorare una vasta gamma di emozioni attraverso melodie diverse: dalla gioia di una canzone allegra, alla nostalgia di una melodia dal sapore antico o alla rabbia di un canto che porta con sè un ostinato.
Oltre al fatto che la musica ha un effetto calmante e rilassante, i bambini possono scoprire che attraverso la musica si possono anche rilasciare energia e tensioni.
Questi momenti musicali aiutano i bambini a entrare in contatto con le loro emozioni e a sviluppare la capacità di gestirle, nell’ambiente sicuro del canto e dell’abbraccio dell’adulto che lo accompagna.
Nei laboratori Musicantis, i bambini imparano a riconoscere come certi suoni e ritmi li fanno sentire, e imparano a esprimere queste emozioni attraverso il corpo e la voce.
Questa capacità di autoregolazione emotiva è essenziale per la loro crescita, poiché li aiuta a gestire meglio situazioni di stress o frustrazione nella vita quotidiana.

4. Sviluppo sociale: fare musica insieme per imparare a relazionarsi

La partecipazione a un laboratorio Musicantis non è solo un’attività individuale: è anche un’esperienza di condivisione e collaborazione. Durante gli incontri, i bambini interagiscono con i loro coetanei attraverso attività di gruppo che stimolano la cooperazione e l’ascolto reciproco. E interagiscono anche con tutti gli adulti, che sono parte integrante del percorso.
Cantare insieme, esplorare uno strumento insieme agli altri o seguire il movimento del gruppo sono esperienze che rafforzano le abilità sociali.
I bambini imparano l’importanza di rispettare i tempi degli altri, di aspettare il proprio turno e di contribuire per creare qualcosa di bello insieme agli altri. Queste esperienze favoriscono lo sviluppo di abilità di comunicazione, empatia e cooperazione, insegnando ai bambini a interagire in modo positivo e rispettoso.
Fare musica in gruppo diventa un veicolo per comprendere il valore della collaborazione, del rispetto e della condivisione, competenze essenziali per la vita sociale.

5. Sviluppo creativo: la musica come fonte di immaginazione

I laboratori Musicantis sono uno spazio in cui la creatività dei bambini può fiorire.
La musica è un linguaggio aperto, che invita tutti a esplorare e creare liberamente.
Nei laboratori, i piccoli partecipanti sono incoraggiati a sperimentare con suoni diversi e a esprimersi.
Questa libertà di espressione stimola la loro immaginazione e li aiuta a sviluppare una mente aperta e curiosa.
Quando un bambino trova un modo diverso di suonare una piccola maracas o sperimenta un altro movimento per accompagnare una canzone, sta usando la sua capacità di pensare in modo creativo e di trovare nuove soluzioni.
Questo tipo di apprendimento basato sull’immaginazione è cruciale per lo sviluppo di una mente flessibile e adattabile, pronta ad affrontare nuove sfide in modo innovativo.

Ma allora ecco cos’è davvero Musicantis: un percorso completo di crescita attraverso la musica

I laboratori Musicantis non sono quindi solo un momento di svago o intrattenimento, ma rappresentano un vero e proprio percorso di crescita per i bambini e per le loro famiglie.
Grazie alla combinazione di stimoli musicali, movimento e interazione sociale, ogni bambino può sviluppare in modo armonioso le sue capacità cognitive, motorie, emotive e sociali.
La musica diventa così il filo conduttore che unisce tutte queste aree, offrendo un’esperienza educativa a 360 gradi.

Partecipare ai laboratori Musicantis significa offrire al proprio bambino uno spazio in cui crescere, imparare e divertirsi, accompagnato da professioniste esperte, che conoscono le esigenze dei più piccoli e sanno rispettarle attraverso il miglior canale di comunicazione possibile: la musica.

Perché in fondo, a Musicantis si libera la musica che ogni bambino porta già nel cuore ❤️

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Io ti aspetto per aiutarti a regalare al tuo bambino l’opportunità di crescere attraverso il potere della musica. 🎶👶✨

Con tanta musica,
Silvia 🎶❤️


Strumenti musicali: idee interessanti da avere in casa 💡😉

“Silvia, che strumenti musicali potrei proporre in casa al mio bambino?” è una domanda che arriva spesso 🤔

Ecco allora alcune idee interessanti, per giocare in musica con intelligenza (e con strumenti/giochi che suonano per davvero) 😉

Arriva il compleanno, Natale, o semplicemente qualcuno che per fare un regalo al piccolo di casa porta una… chitarra/violino/batteria giocattolo, di quelle che sono super colorate ma non emettono un suono che si possa definire tale.
“Aiuto!” è sempre stato il mio pensiero (di fronte ai giocattoli sonori in generale, eh).
Questa pagina allora fa per te, se vuoi avere in casa piccoli strumenti musicali che però possono essere suonati con soddisfazione anche da bambini molto piccoli. Ma anche se vuoi qualche giocattolo musicale che però si faccia ascoltare volentieri, perché per fortuna ne esistono!
Ecco qui alcune idee che possono portare molta ricchezza musicale in casa, da suonare tutti insieme o con cui giocare un’infinità di volte!

Kalimba: magia dall’Africa per mille melodie


La kalimba è uno strumento stupendo, si suona semplicemente premendo le listelle di metallo attaccate alla cassa armonica.
Può essere di tante taglie, quella piccola è super carina perché portatile (quindi ci sta nella borsa quando si esce di casa con mille cose) e i bambini piccoli riescono a maneggiarla facilmente.
Ti lascio qui due esempi, una più grande comoda da usare appoggiata su un tavolino e una piccolina, da poter avere sempre in tasca:

Octoblock: percussione ma quasi intonata


L’octoblock non è un semplice legnetto da colpire con il bastoncino apposito, è una serie di listelle di legno che suonano diversamente, perché di misura diversa. Sono incollate insieme a formare una sorta di ciotola che, quando si passa il bastoncino seguendo il bordo interno con movimenti circolari, crea una sorta di vortice sonoro. E’ bellissimo da sperimentare, non è il solito “tum tum” e si presta a tante variazioni di utilizzo. Ne puoi trovare un esempio qui:

Tamburo marino: suono rilassante, come se fossimo al mare


Questo è uno dei miei tamburi preferiti: se lo si fa oscillare, tutte le palline al suo interno si muovono e creano il suono magico delle onde del mare. E’ super rilassante, ma anche suggestivo, perché davvero il suo suono richiama immagini e sensazioni del mare.
Ne puoi trovare un esempio qui:

Campane musicali


Le campane musicali sono coloratissime e riescono a fare una cosa musicalmente importante: introdurre ai bambini il concetto di scala musicale e delle relazioni tra i diversi suono che la formano. Secondo me sono adatte dai 3 anni in su, ma di sicuro non vengono disdegnate anche dai più piccoli per i colori, il suono “campanelloso” e l’invito ad essere ipugnate e suonate.
Eccole qui:

Ukulele


Tra i bambini che vengono a Musicantis, ce ne sono tanti che chiedono un ukulele.
“Eh, ma non sono piccoli?” mi dirai. Certo ti rispondo, ma a quest’età non devono saper suonare un ukulele, piuttosto devono avere la possibilità di averlo a disposizione, come succede con fogli e matite colorate. Poterlo esplorare, abbracciare, usare in modo inusuale (mio figlio all’inizio lo usava come gradino…). Gli darà la possibilità di crescere sapendo che uno strumento musicale è un oggetto di uso comune, che fa parte della vita. E, una volta cresciuto, lo suonerà più volentieri.
Ecco qui quello dei miei bambini:

Strumenti Baby Einstein: l’unico giocattolo musicale che ti propongo


Questi sono puri giocattoli, ma sono fatti bene. Significa che: il suono emesso non è distorto e si ascolta con piacere, l’interazione con il giocattolo è semplice, c’è la possibilità di farsi guidare da una melodia ma anche la possibilità di produrre suoni e scegliere cosa suonare. Noi a casa abbiamo il pianoforte e i miei bambini da piccoli ci hanno giocato davvero tanto.
Vi lascio qui tre diversi strumenti:


Che ne dici di queste idee? Sono tutti strumenti veri, che possono essere maneggiati dai bambini ma che possono anche produrre melodie e ritmi con suoni piacevoli da ascoltare.
Io li trovo tutti stimolanti e interessanti da avere in casa 👍🏻
Quali sceglieresti?

E’ il momento di salutarci, nel frattempo però ti invito a seguirmi perché tra un po’ uscirà il libro 101 attività musicali da giocare con bambini da 0 a 6 anni, e lì troverai una miniera di consigli e giochi musicali, che favoriranno la crescita del tuo bimbo da ogni punto di vista.

Oppure, se sei impaziente di sapere come creare dei momenti musicali in casa, c’è il mio ebook, lo trovi al link qui sotto!

Fammi sapere nei commenti se queste idee ti sono state utili,
noi ci risentiamo al prossimo articolo, a presto!
Silvia 🤗🎶

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Come e perché è nato Musicantis? 🎶

Oggi ti racconto questa storia, che parte da lontano. E’ proprio un viaggio e, come ogni viaggio, è iniziato perché cercavo delle risposte. Le ho trovate? Sì, e alla fine scoprirai dove.
Ecco quindi come e perchè sono arrivata a Musicantis 🥰🎶

Partiamo dall’inizio:
io non ho sempre sognato di fare la musicista, anzi, lo studio della musica è arrivato piuttosto tardi nella mia vita, avevo già 12 anni…
Ma le strade di cui si è composta la mia vita l’hanno fatta diventare il mio mestiere, anche a livello molto alto!

Ecco che è esistito un tempo in cui per me la musica significava quasi solo una cosa: performance.
In quel tempo, i brani non ammettevano sbavature, le ore di studio venivano incastrate in qualunque momento, i sabati e le domeniche erano fatti di chilometri per raggiungere la sede del concerto e per rientrare in vista delle ore di insegnamento.
Gli allievi erano preparatissimi e con tantissimo lavoro e fatica (anche se mi adoravano tutti, eh) superavano esami e vincevano concorsi.
E ne valeva la pena, ero felice.

Fino al giorno in cui non lo sono stata più. Non mi divertivo più e tutto stava perdendo senso 🙁

Non appartenevo più a quel mondo e ho iniziato a cercare la risposta a delle domande che giravano in testa:
è solo questo la musica? non ci posso fare qualcosa di meglio, visto che non ho intenzione di vivere di altro❓

Ma ti occupavi di musica: com’è possibile che abbia perso senso?

Bè sì, è possibile, ma in fondo può accadere a chiunque in qualunque ambito: per qualcuno resta il modo di videre desiderato, per altri no.
E per me era diventato un NO gigantesco.
Semplicemente, non appartenevo più a quel mondo e non condividevo più le modalità in cui si era strutturata la mia vita. Era diventata una corsa contro il tempo e contro me stessa, e spesso perdevo la voglia e la gioia di suonare.
Magari è successo anche a te che leggi, nel tuo campo di lavoro. Perché, alla fine, qualunque sia il lavoro che facciamo, siamo esseri umani e il senso che hanno le cose è diverso per tutti noi.

E cos’hai fatto allora?

Ho fatto quello che fa chi vuole cambiare qualcosa: ho cercato delle risposte a delle domande.
Per me era semplice iniziare, perché non ho dovuto cercare le domande da pormi (di solito è questa la parte davvero difficile: trovare le domande giuste…) ma queste mi giravano già in testa e suonavano più o meno così:
è solo questo la musica? non ci posso fare qualcosa di meglio, visto che non ho intenzione di vivere di altro?

E cercando cercando, si sono aperte le strade (perché, quando si cerca una risposta, prima o poi la si trova) che hanno portato alla musicoterapia, la meraviglia di usare la musica come mezzo di comunicazione e di relazione profonda ❤️🎵

Caspita, una bella svolta…

Sì, praticamente una rivoluzione, infatti il percorso è stato lungo e ha fatto molti più giri del previsto.

E’ iniziato con lo studio del Metodo Tomatis, è continuato con l’Ear Training fatto in modo profondo e attivo, è continuato con il Master in musicoterapia e, alla fine, dopo molte domande sul mio senso del fare musica, ha trovato una direzione precisa.

Eh sì, perché, tra tutti questi studi e formazioni ci sono stati degli incontri con persone che hanno aperto punti di vista e approcci per me sconosciuti, ed è nata la voglia di far parte della squadra di professionisti che portano tanta musica nella prima infanzia, perché certo: non sono mica l’unica! (per fortuna)

Ma ancora Musicantis non era nato…

No, mancava ancora un pezzetto:
dovevo capire quale approccio fosse adatto a me e non ne trovavo di soddisfacenti.
Perciò, provando e sperimentando, sbagliando e cambiando, alla fine è nata la struttura degli incontri e del programma. Insomma, è nato Musicantis 🤩

E poi è iniziato tutto il lavoro per renderlo concreto questo programma, perché ogni modulo prevede la preparazione di una serie di canzoni, da far avere alle famiglie sotto forma di audio e di libro.
Perciò vai con: scelta di repertorio, arrangiamenti, registrazione, editing, stampa e annessi e connessi!

Infine, eccoci qui, con un’idea che dalla mia testa sta entrando in tante case e famiglie, che hanno adesso la possibilità di vivere momenti significativi insieme e soprattutto di portarli nelle loro case e continuare a ri-viverli 🥰

Che lavoro! Ma perché?

Sì, è un lavoro mastodontico, che per molto tempo ci ha fagocitati.
A tratti è anche faticoso, perché la creatività non è qualcosa che va a comando e a volte si inciampa su problemi tecnici che hanno bisogno di tempo per essere risolti.

Ma è un lavoro che genera bellezza.
E questa bellezza esplode sempre in un posto speciale:
gli occhi dei bambini che incontro ogni settimana.
I loro occhi brillano, si meravigliano, ridono e, a volte, si commuovono. Vedo in questi occhi la felicità di essere lì con la musica, mentre la vivono insieme ai grandi a cui vogliono bene ❤️

Allora è per questo che è nato Musicantis?

Sì, è quella luce che muove tutto.
Posso aggiungere mille altre ragioni, ovvero che Musicantis è nato perché credo in quello che faccio, perché la musica è la mia passione, perché penso che sia uno strumento potente per sostenere la crescita dei bambini.
Sono tutte cose vere, ma non bastano.

Il vero motivo per cui esiste Musicantis sono gli occhi pieni di luce che vedo, le mani che si muovono mentre seguono la musica, i piedi che non resistono e iniziano a ballare.
Il vero motivo sono i bambini che a casa chiedono un ukulele per “giocare a fare Silvia”, le mamme che mi raccontano “era in crisi stanotte e le nostre canzoni lo hanno calmato”, le famiglie intere che cantano “Buongiorno a tutti” quando si svegliano al mattino.

E quindi eccoci qui, a continuare a diffondere magia e bellezza, a sperare di raggiungere più famiglie possibile per far sì che tutte possano sperimentare la meraviglia del fare musica con i bambini, anche piccolissimi. Perché non è mai troppo presto per questo, anzi!

Questo viaggio non è mica finito: mi sa che è appena iniziato e i tesori che riserva sono innumerevoli, come sono innumerevoli i momenti in cui la meraviglia e la bellezza avvolgono i bambini e i loro grandi, grazie a quello che iniseme possiamo creare in musica.
E sono felice di far parte di molti di questi momenti, non so spiegare quanto ❤️

Se vuoi portare anche tu questa magia nella tua famiglia, puoi controllare quali sono le sedi e gli orari in cui si svolge Musicantis e scegliere quello che preferisci.

Non puoi venire a Musicantis perché sedi e orari non sono compatibili con i vostri impegni o con la distanza? C’è il mio ebook da poter acquistare e leggere per imparare a costruire un laboratorio musicale completamente fatto in casa. Potrai quindi proporre attività che educano ma che divertono tutti quanti, regalando alla tua famiglia una vita piena di musica 😉

Oppure puoi contattarmi per qualunque domanda, qui o sui social, così che io possa aiutarvi nella crescita musicale di tutta la famiglia. Trovi tutti i riferimenti qui sotto 👇🏼

Oggi ti saluto con nel cuore, negli occhi e nelle orecchie la magia che nasce ad ogni incontro di Musicantis 🎶❤️

E ti aspetto al prossimo articolo 🤗

Con tanta musica,
Silvia 🎶❤️


Nasciamo tutti un po’ musicisti, solo che poi ce lo dimentichiamo… 🎶🤷🏻‍♀️

Sì, hai letto bene, nasciamo tutti in grado di fare musica, ma spesso, crescendo, ce lo dimentichiamo…
Leggi qui sotto che ti spiego meglio questa cosa 😉

Siamo tutti un po’ musicisti quando nasciamo.
Sì, anche tu che magari pensi di essere “negatƏ” per la musica, in realtà sei natƏ in grado di fare musica.
Questo dato di fatto ci è chiarissimo quando osserviamo i bambini:
prima i gorgheggi e poi la lallazione sono dei veri e propri canti, il modo di muoversi sembra più un ballo che altro, e tutti ma proprio tutti reagiscono quando sentono la musica.
E non lo vedo solo io durante Musicantis, ma lo raccontano tutti ma proprio tutti i genitori che incontro la prima volta ai nostri laboratori 🥰

Ma tutti tutti?

Sì, tutti tutti. Adesso ti spiego 🙂

Tutti nasciamo con una attitudine musicale, ovvero con la capacità potenziale di apprendere la musica.
L’attitdine musicale è stata definita proprio così da E. Gordon, che l’ha descritta nella sua MLT (Music Learning Theory).

Quindi:

tutti abbiamo alla nascita una attitudine musicale 👍🏻,

ovvero una capacità che ci può permettere di apprendere la musica, così come nasciamo con la capacità potenziale di imparare a camminare, parlare e tutto quello che poi potremmo imparare, se abbiamo la possibilità per svilupparlo.
Si tratta una possibilità interiore, diversa da quello che possiamo chiamare rendimento, ovvero ciò che siamo in grado di esprimere e dimostrare dopo averlo appreso.
Un esempio di rendimento musicale sono i concerti: chi sta suonando o cantando su un palco sta dimostrando quello che è in grado di fare.
Un bambino che ascolta da sotto il palco, invece, sta stimolando e dando spazio alla sua attitudine musicale, mentre canta sulla canzone o balla.

Devi quindi ricordare che l’attitudine musicale è innata, ce l’abbiamo tutti, anche tu.

Ma ne abbiamo tutti la stessa “quantità”?

No, come per tutte le abilità umane, non tutti nasciamo con la stessa “quantità” di attitudine musicale.
E faccio questo parallelismo con le altre abilità perché abbiamo sempre sotto gli occhi il fatto che ciascuno di noi e ciascun bambino è guidato da interessi diversi e ha talenti (questa è una parola che non mi piace ma che rende l’idea) diversi:
qualche bambino è molto portato ad affinare il movimento, altri non farebbero altro che disegnare, c’è chi ha una passione enorme per l’acqua e il bagnetto e chi invece passa le giornate a cantare e parlare.

Ciascuno di noi ha quindi una diversa quantità di attitudine musica, che è distribuita nella popolazione secondo questa curva:

Si vede molto bene che alcuni (ma molto pochi) ne hanno pochissima. E va bene così.
Però è altrettanto vero che alcuni (molto pochi anche qui) ne hanno tantissima.
Questo significa che la maggior parte delle persone ne ha da “un po’” a “tanta”, e in tutta questa gamma ce n’è a sufficienza per poter fare musica in modo divertente e soddisfacente per tutta la vita, e questa è una bellissima notizia! 😃

Ma allora, perché tanti adulti pensano di non potersi divertire facendo musica?

Eh, qui c’è una bella interferenza da parte di questa cosa che condiziona tutta la nostra vita e si chiama ambiente, in cui cresciamo o viviamo.
L’ambiente, come di sicuro hai sentito dire migliaia di volte in ogni ambito, è fondamentale per favorire o bloccare lo sviluppo di caratteristiche ma anche di idee o progetti.
Questo vale anche per un bambino e il suo rapporto con la musica:
se il bambino cresce in un ambiente ricco e stimolante dal punto di vista musicale, avrà modo di realizzare appieno la sua attitudine musicale 🙂
Viceversa, un ambiente poco stimolante dal punto di vista musicale non permetterà la sua realizzazione 😕

Se poi si trova in un ambiente davvero sfavorevole in cui la musica non ha quasi nessun ruolo, non viene ascoltata nè vissuta come attività interessante, l’attitudine musicale verrà schiacciata e non si realizzerà proprio. Questo bimbo, purtroppo, difficilmente avrà la possibilità di realizzare questo suo potenziale, ed è un gran peccato… 😞

E da grandi si può recuperare qualcosa?

Sì, certo, ma è più difficile.
Un po’ come imparare ad andare in bicicletta: se lo impari da bambino diventa una cosa naturale e ricorderai come si fa anche se non tocchi una bici per anni. Ma se impari da adulto è davvero un apprndimento complicato…

Lo stesso vale per la realizzazione del potenziale musicale.
Si fa anche più avanti, e te lo posso confermare perché ci sono alcuni aspetti della mia musicalità che io ho sviluppato molto dopo il Diploma in Conservatorio, però è più complesso perché la persona inizia ad essere sempre più strutturata e si cristallizza in molti atteggiamenti. Anche a livello emotivo, man mano che la persona cresce, si attivano dei comportamenti che possono essere difficili da cambiare, rendendo quindi più complicata l’espressione anche musicale. L’esempio tipico è la paura di fare figuracce davanti agli altri: da bambini questa preoccupazione non ce l’abbiamo, da grandi invece si manifesta, eccome…

Cosa posso fare allora per aiutare il mio bambino a realizzare il più possibile la sua attitudine musicale

Semplice: fai musica con lui! 🎶😃
Canta, balla, ascoltate canzoni, mimate filastrocche… e tutto quello che ti viene in mente! 😉

Non hai idee? Se puoi vieni a Musicantis, oltre ad imparare tantissimo, vedrai i bambini divertirsi e aspettare con gioia il prossimo incontro, perchè l’ambiente che viene costruito è proprio pensato per favorire al massimo il suo sviluppo globale, insieme a quello musicale 🤗

Non puoi venire a Musicantis perché sedi e orari non sono compatibili con i vostri impegni? C’è il mio ebook da poter acquistare e leggere per imparare a costruire un laboratorio musicale completamente fatto in casa. Potrai quindi proporre attività che educano ma che divertono tutti quanti, regalando alla tua famiglia una vita piena di musica 😉

Oppure puoi contattarmi per qualunque domanda, qui o sui social, così che io possa aiutarvi nella crescita musicale di tutta la famiglia. Trovi tutti i riferimenti qui sotto 👇🏼

Allora ti lascio all’esplorazione dell’attitudine musicale, tua e dei tuoi bambini, perché insieme è più bello! 🎶😃

Noi ci risentiamo al prossimo articolo, a presto! 🤗


Giochi musicali e sonori da spiaggia: 6 idee tutte da sperimentare! ☀️🌊

Arriva l’estate, si va al mare e si gioca in spiaggia. Ma possiamo fare anche dei giochi che prevedano la musica e il suono?
Certo, ti lascio qui un po’ di idee divertenti, tutte da sperimentare

Tu e il tuo bimbo o i tuoi bimbi siete abituati a fare musica e a giocare con i suoni quando siete a casa? Allora non la puoi abbandonare in vacanza, anzi ci sono tanti giochi musicali da poter fare in spiaggia per rendere musicale i momenti in riva al mare.
Non siete abituati? E’ l’occasione perfetta per iniziare!
Ecco qui alcune idee con le quali potete sicuramente divertirvi moltissimo! E chissà, magari riuscite anche a fare amicizia con altre famiglie che si lasceranno coinvolgere…

Un momento: dici senza ascoltare canzoni dal telefono o da qualche lettore?

Esatto, le idee che ti sto per dare non prevedono l’utilizzo di smartphone o tablet, per questi motivi.
In spiaggia spesso c’è molta confusione e musica di sottofondo (se vai in zone ben attrezzate è probabile che la filodiffusione raggiunga ogni ombrellone) perciò diventa più interessante fare qualcosa che aiuti l’interazione tra voi e i bambini.
O a volte in spiaggia il telefono non prende, perciò è bene avere delle idee da proporre che non prevedano l’esistenza della tecnologia.
Infine, facciamo in modo di portare l’attenzione nostra e dei bambini sul luogo e sull’ambiente in cui siamo: la maggior parte di noi non vive al mare e, quando ci si trova, fa bene a goderselo anche senza dover per forza usare sempre lo smartphone. 😉

Perciò iniziamo con i nostri…

Giochi musicali e sonori da spiaggia!

Ecco le 6 idee che ho pensato di proporti.
Non sono in ordine di importanza, tutte hanno finalità diverse e obiettivi sia musicali che di sviluppo differenti (e te li indico), ma pensiamo sempre che è vacanza per tutti e non tutto deve per forza avere uno scopo didattico…
Perciò poniamocene solo uno di obiettivo: il divertimento!!

  • 1. Maracas marine
    Che siate in hotel, appartamento o campeggio, sicuramente vi troverete a comprare o usare qualche bottiglietta di plastica o qualche scatolina con coperchio. Non gettatele via ma conservatele e usatele per costruire delle maracas a tema marino, riempiendole con qualche conchiglia, sassolino, sabbia o un mix di questi materiali. Potete anche aggiungerci dell’acqua di mare, se vi va. Dopodiché chiudete i contenitori e suonateli!
    Potete preparare un solo strumento oppure un’intera orchestra da suonare insieme in riva al mare, magari provando a seguire il ritmo delle onde del mare… io la sento già la meraviglia, anche tu vero?
    Con questo gioco stimoliamo: la motricità fine delle dita delle mani, il controllo del movimento di mani e braccia, l’ascolto dei diversi suoni prodotti da diverse maracas.
  • 2. Suonare il mare
    Nelle isole della Polinesia, le popolazioni praticano la water music, ovvero suonano la superficie del mare!
    In pratica colpiscono l’acqua con le mani usandole in diverse posizioni: completamente piatte, a conca, andando in profondità, restando più vicine alla superficie e ogni movimento produce un suono differente. Se non l’hai mai sentito ti invito a cercare dei video su youtube, sono fenomenali.
    Ma allora possiamo farlo anche noi: rimanendo in una zona in cui l’acqua arriva circa a metà gamba, giochiamo a cercare suoni diversi con le nostre mani che si immergono. Individuiamo una sequenza che ci piace e mettiamoci sopra un ritmo e …oplà! la canzone è pronta.
    Con questo gioco stimoliamo: il controllo del movimento di mani e braccia, l’equilibrio mentre si sta in piedi in acqua, la competenza ritmica.
  • 3. Saltare sull’onda… di una canzone!
    Uno dei giochi che ricordo di aver fatto tantissimo da bambina era aspettare un’onda e saltare quando mi attraversava, cercando di non farmi travolgere. La sai una cosa? Possiamo rendere questo gioco musicale!
    Mentre canti una canzone che ti piace, aspetta le onde e cerca di saltare in un punto preciso del testo, ad esempio la fine di una frase. Cerca di far sì che quel punto della canzone combaci con l’arrivo dell’onda e quindi con il salto.
    Se siete vicini a riva o i bambini sono più grandicelli, possono saltare da soli, altrimenti prendili in braccio e divertitevi!
    Con questo gioco stimoliamo: la competenza melodica, l’apprendimento della struttura musicale, la capacità di sincronizzarsi ad una canzone.
  • 4. Batteria da spiaggia
    Sono sicura che avete a disposizione una serie di attrezzi per scavare, costruire, filtrare, raccogliere qualunque cosa in spiaggia.
    Perfetto: disponete tutto come se fosse la batteria di un grosso complesso rock e, con le palette, suonate a ritmo facendo attenzione ai suoni diversi che ogni secchiello o formina produce. Cantateci sopra anche una canzone, così il concerto rock diventerà ancora più realistico e coinvolgente!
    Con questo gioco stimoliamo: la motricità grossolana e fine, le abilità visuo-spaziali, la competenza ritmica.
  • 5. Scacciapensieri marino
    Un’altra cosa che si può costruire con il materiale raccolto in spiaggia è o scacciapensieri: ad un legnetto, legate con un filo (con delle alghe sarebbe il massimo…) delle conchiglie e altri legnetti sempre raccolti in spiaggia, facendo in modo che siano abbastanza vicini da colpirsi a vicenda quando vengono toccati o mossi dal vento. Potete poi appendere lo scacciapensieri alla porta del vostro alloggio o all’ombrellone, così che il suo suono vi possa cullare mentre siete stesi a riposare.
    Con questo gioco stimoliamo: la creatività nella scelta del materiale, l’ascolto
  • 6. Ascoltare il luogo in cui ci troviamo
    Questo l’ho lasciato per ultimo, ma in realtà forse è il più importante: se cambiamo ambiente, cambiano anche i suoni di sottofondo. Questi suoni sono importanti, perché creano l’ambiente in cui viviamo e ci muoviamo.
    Quando siamo a casa non li notiamo: ci siamo abituati e danno un grosso supporto alla nostra tranqullità.
    Quando siamo in vacanza, sono molto diversi e se ci prendiamo il tempo di ascoltarli e conoscerli possiamo scoprire molto del posto in cui ci troviamo.
    E’ facilissimo da fare: mentre passeggiate o siete seduti da qualche parte, presta attenzione a quello che senti e poi attira l’attenzione dei bambini su quello che il tuo orecchio ha captato. “Hai sentito le cicale?”, “Ascolta l’onda che si infrange sullo scoglio!” oppure ancora “senti come suona forte il vento oggi?”
    Piano piano i bambini inizieranno ad ascoltare meglio il paesaggio sonoro e ad attirare la vostra attenzione su quello che hanno sentito, e il gioco diventerà super interattivo!
    Con questo gioco stimoliamo: concentrazione, ascolto, relazione.

Che ne dici di queste idee? Io le trovo tutte stimolanti e, in realtà, quasi tutte possono essere svolte anche in situazioni diverse dalla spiaggia
Sono curiosa di sapere se proverai qualcuna di queste attività e se magari riesci a trovare qualche variante che possa funzionare ancora meglio!

Nel frattempo, ti invito a seguirmi perché tra un po’ uscirà il libro 101 attività musicali da giocare con bambini da 0 a 6 anni, e lì troverai una miniera di consigli e giochi musicali, che favoriranno la crescita del tuo bimbo da ogni punto di vista.
Ah, questi marini non sono inclusi, dici che dovrei fare un’edizione speciale per l’estate?

Oppure, se sei impaziente di sapere come creare dei momenti musicali in casa, c’è il mio ebook, lo trovi al link qui sotto!

Fammi sapere nei commenti se questi giochi ti sono state utili,
noi ci risentiamo al prossimo articolo, a presto!


Attività musicali da fare con un neonato? Eccone 3 che rinforzano il vostro legame 🥰

Quali attività musicali si possono proporre ad un neonato? Ce ne sono diverse, in questo articolo te ne spiego 3 che si possono fare fin dal momento in cui nasce

La musica è un veicolo potentissimo per entrare in sintonia con gli altri.
Lo diventa ancora di più quando con l’altra persona non possiamo usare il linguaggio, come accade con un neonato.
Il bebè non risponde alle tue parole e non comprende il significato delle tue frasi, ma sa benissimo come stai e le emozioni che provi, perché le sente nella tua voce.
Se poi per comunicare con il bebè usi la voce cantata al posto di quella parlata, questa comunicazione diventa ancora più profonda e autentica.

Quindi devo cantare?

Sì, hai capito bene, devi cantare…
ma si può cantare in modi diversi che instaurano una relazione diversa, perciò ecco le…

3 attività musicali che rinforzano il legame con il bebè, attraverso il canto

“Ma se è sempre canto, che differenza ci può essere tra queste tre attività?” mi chiederai tu.
La domanda è lecita, ci mancherebbe.

In tutte e tre queste proposte ci sono al centro il canto e la tua voce, ma la grande differenza si trova nell’intenzionalità e in quello che vuoi comunicare in quel momento.
Perciò iniziamo!

  1. Ninna nanna

    Sì lo so, si sente parlare di ninna nanna dappertutto, ma c’è un motivo se è così.
    E’ una tipologia di canto talmente radicata in tutte le culture umane, da essere diventata una modalità di interazione con neonato praticamente naturale.
    E’ molto semplice: scegli una canzone, che può essere una ninna nanna tradizionale o semplicemente una canzone che piace a te. Cantala a bassa voce, seguendo il tuo respiro e non necessariamente il ritmo musicale. Aiuterai il tuo piccolo a rilassarsi e lo accompagnerai dolcemente verso il sonno.
    Ricorda: la ninna nanna non serve solo al piccolo ma anche a chi la canta, deve aiutare entrambi. Perciò, se tu non ti rilassi con quel canto, cambialo oppure renderai nervoso anche il bebè.
    In ogni caso, io consiglio di avere un bel repertorio di ninne nanne, perché non tutte le sere sono uguali e non sempre la ninna nanna lenta è ideale per iniziare a rilassarsi, a volte bisogno partire con qualcosa di più ritmato e poi, piano piano, rallentare.

    Se non hai idea di cosa cantare o sei troppo stanca o stanco, puoi anche farti aiutare da qualche registrazione, come le ninne nanne che trovi qui sotto
    Ricorda però che la tua voce è imbattibile nel cullare il bebè, nessuna registrazione o base potrà mai eguagliarla.

    Non preoccuparti se non tutte le note sono perfette o se c’è qualche stonatura, l’unica cosa che conta è l’amore che la tua voce comunica durante questa coccola.
    E se non ricordi le parole, va bene lo stesso: puoi sempre sostituirle con una sillaba a tuo piacere, puoi cantare semplicemente “mmm” o puoi reinventare il testo come più ti piace, rendendola unica e solo vostra.

    E quando il bambino cresce?
    Continua a cantare, se te lo chiede e se gli fa piacere.
    Non esiste un momento in cui si è troppo grandi per ricevere in dono una ninna nanna, e non è mai troppo tardi per donarla con la tua voce

  2. Cantare guardandosi negli occhi

    A volte ci si domanda: ma con un neonato, che cosa faccio tutto il giorno?
    Una buona risposta è la seguente: puoi cantare per il bebè mentre lo guardi negli occhi.
    E’ molto semplice e si può fare da subito:
    appoggia il neonato sul letto accanto a te o, se già ci può stare, nella sdraietta o su un cuscino. Il tummy time sulla pancia della mamma o del papà può rappresentare una bella occasione, oppure tienilo semplicemente in braccio.
    A questo punto cerca il contatto visivo con il piccolo e canta per lui o lei.

    Non importa se è una canzone vera e propria, se cambi le parole a una melodia che conosci o se la inventi al momento, la cosa importante è instaurare un legame attraverso lo sguardo.
    Se il piccolo gira la testa, non forzare il contatto visivo: potrebbe essere stanco o aver voglia di cambiare attività e la sua richiesta va rispettata.

    Però potrebbe sorprenderti: a pochi mesi potrebbe già iniziare a vocalizzare mentre tu canti per lui o lei e, a quel punto, il vostro sarà un duetto, in cui ci si parla cantando.
    Lo vedo succedere regolarmente a Musicantis: bambini di pochi mesi che, non appena tutti iniziamo a cantare in coro, cominciano a vocalizzare per far parte anche loro della musica. Provaci, sarà una magnifica sorpresa.

  3. Canto il tuo nome

    Tutti noi conosciamo una parola potentissima, una parola che ci guida e ci identifica, ci dice chi siamo e da dove veniamo:
    il nostro nome.
    Qualcuno di noi lo adora e non sopporta che venga cambiato o storpiato, qualcun altro invece non lo ama per nulla e fa in modo che venga usato il meno possibile.
    In ogni caso, quando siamo piccolissimi e il nostro nome viene pronunciato da chi ci vuole bene, impariamo presto a capire che quella persona si sta rivolgendo a noi, a riconoscerne il suono e a rispondere.

    Ecco perché la cosa si fa ancora più interessante se il nome viene cantato: quella parola che tanto attira il bebè diventa anche musica, ne resta rapito. Il suo nome non resta solo un richiamo, diventa un canto che lo fa stare bene.

    Prendi perciò una melodia qualsiasi, o una sequenza di note inventata da te e, come testo, mettici solo il nome del tuo bimbo o della tua bimba. Canta il suo nome, in più modi e con diverse intonazioni, più velocemente o più lentamente, ma canta il suo nome.
    Se il bebè è d’accordo, mantieni anche il contatto visivo, altrimenti no, ma non smettere di cantare e avvolgilo nella sonorità di questa parola così potente.
    Questa attività stringe moltissimo il legame adulto-bebè e può essere praticata per molti anni e rimanere motivo di vicinanza in famiglia, anche quando il bambino sarà già cresciuto.

Io tutte queste attività le ho provate con i miei bambini e, ti posso garantire, l’espressione del loro volto e la loro voglia di comunicare non li dimenticherò mai. E il nostro legame si è consolidato al punto che, anche adesso che sono cresciutelli, chiedono ancora di cantare per loro.
Vedrai che momento magico puoi creare…

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Fammi sapere nei commenti se queste attività ti sono state utili,
noi ci risentiamo al prossimo articolo, a presto!


Cantare per il bebè è importante fin da prima della nascita 🎶❤️

In questo articolo ti darò un consiglio semplice ed efficace per sostenere e rinforza il legame tra mamma in attesa e il bebè che nascerà, solo usando la tua voce. Leggi di più qui sotto! 😉

La musica si sa, è un veicolo potentissimo per entrare in contatto con noi stesse, il nostro vissuto e le nostre emozioni.
Ma un conto è sentirlo dire, un conto è provarlo su di noi e ancora di più in una fase così densa di cambiamento com’è la gravidanza.
La gravidanza infatti è un periodo particolarissimo, che comporta tantissimi cambiamenti nel corpo e nello stato d’animo, porta con sé entusiasmo e gioia, ma anche dubbi, domande e paure.
Il bello è che tutte queste emozioni e stati d’animo possono essere accolti proprio grazie al potere (direi magico…) della musica e trovare una collocazione, soprattutto in merito alla connessione con il bebè in arrivo.

Ma davvero mi riconosce? Dalla voce?

Ti hanno mai raccontato di come alcune mamme si stupiscano quando il neonato si calma mentre ascolta una musica che la mamma ascoltava in gravidanza?
Di come giri la testa verso la mamma quando sente la sua voce?

Tutto questo inizia molto molto prima, inizia durante il periodo in cui il bebè è in pancia e, se coltivato, porterà proprio a queste risposte del piccolo, così intense verso la voce della mamma.

Per accompagnarti in questo percorso, voglio darti un suggerimento pratico, che funziona immediatamente ed è semplicissimo da fare da sola. Se segui il mio consiglio e lo fai, avrai in mano uno strumento di relazione con il bebè potentissimo, quando sarà nato.

Una teoria bellissima, forse una delle mie preferite

Quello che ti propongo si basa su una delle teorie che cerca di spiegare come sia nato il canto (non si sa perché l’uomo canti, ci sono diverse teorie e questa è quella che mi piace di più), ovvero:

man mano che homo sapiens si evolveva, perdeva sempre più il pelo che rivestiva il suo corpo. Questo fatto dava evidenti vantaggi ambientali e di sopravvivenza, altrimenti non sarebbe successo, però creava un problema ai cuccioli, che non potevano più aggrapparsi al pelo della madre.
La femmina doveva quindi tenere i piccoli in braccio quando usciva dal suo rifugio, ma non aveva più le mani libere per raccogliere bacche e cibo. Come fare?
La soluzione era appoggiare il piccolo a terra ma, perdendo il contatto con la madre, lui iniziava a piangere, rischiando di mettere in pericolo la madre perché con il pianto gli eventuali predatori l’avrebbero sentito. Allora la madre, per calmarlo, gli parlava e soprattutto vocalizzava, usando quindi il canto e la sua voce come forma di accudimento a distanza in mancanza di contatto diretto con il piccolo.

Non è meraviglioso? La voce diventa una carezza a distanza, e permette al piccolo di sentire la vicinanza della madre nei momenti in cui lei non può toccarlo, ed è meraviglioso che qualcuno abbia indicato l’origine del canto non come imitazione della natura ma come ricerca di una modalità per prendersi cura dei piccoli a distanza.

E adesso… al lavoro!

Ecco quindi l’attività da mettere in pratica subito.

Scegli un piccolo brano che ti piace, o inventane uno se te la senti, poi cantalo al bebè più e più volte al giorno, ogni giorno.
E’ sufficiente un canto breve, non deve avere caratteristiche particolari se non il fatto di piacerti e farti stare bene. Ma va ripetuto moltissime volte ora che il bebè deve ancora nascere, per permettere a entrambi di prendere confidenza con questa melodia e fare in modo che il piccolo lo conosca bene.
Fai in modo che cantare questo brano diventi un’abitudine e che lo resti anche dopo la nascita. Questo farà sì che, quando avrai necessità di fare qualcosa e non potrai tenere il piccolo in braccio, potrai cantare questo piccolo frammento e il tuo bebè riceverà la carezza a distanza di cui ti ho parlato prima.

Quindi, se aspetti un bimbo, cosa puoi fare per avere tutti i benefici che la musica ti può dare?

La risposta più semplice è: canta! 😄
Canta più che puoi, soprattutto canti e ninne nanne che pensi di usare dopo il parto.

Ma ci sono tanti altri piccoli meccanismi che puoi innescare con l’uso della tua voce e della musica in gravidanza e, ovviamente, più ne sai più la musica riuscirà ad essere strumento di relazione con il bambino che presto stringerai tra le tue braccia.
Questi strumenti potrai trovarli tutti in MamaNane, il percorso che ho ideato appositamente per la gravidanza. Ed è un percorso online che puoi guardare tranquillamente dal tuo salotto, senza doverti spostare 🙂.

L’obiettivo di MamaNane è proprio quello di rendere ancora più speciale il rapporto con il tuo piccolo dopo che sarà nato, e perché no, anche di semplificarti la vita visto che diventare mamma è meraviglioso ma non sempre così semplice e scontato… 😉 ecco perché ho basato MamaNane su principi di musicoterapia super studiati e applicati in questo ambito e su studi come quello che puoi leggere a quest’altro articolo.

In ogni caso, tu canta, canta e ancora canta per il tuo pancione e, se ne vuoi sapere di più, ti aspetto a MamaNane

Fammi anche sapere se questo piccolo ma potente consiglio ti è stato utile!
Ci vediamo su MamaNane, il viaggio musicale e sonoro che unisce te e il tuo bimbo fin da prima che nasca

A presto!

logo MamaNane

Qui puoi scoprire di più su MamaNane, il percorso musicale e sonoro per mamme in attesa, per coccolarsi e creare fin da subito un legame empatico indissolubile col bimbo in arrivo.

Il corso è in preparazione, ma possiamo fissare insieme una consulenza individuale, così avrai tutti gli strumenti per costruire da subito un legame inscindibile con il tuo bambino, grazie alla musica ❤️

Ti aspetto qui!⭐